
«200 franchi bastano!» – un’iniziativa da sostenere
Il 7 marzo di sette anni fa, il popolo respingeva l’iniziativa popolare «No Billag», che mirava ad abolire completamente il canone radiotelevisivo.

Il 7 marzo di sette anni fa, il popolo respingeva l’iniziativa popolare «No Billag», che mirava ad abolire completamente il canone radiotelevisivo.

Il comitato d’iniziativa, presieduto dal consigliere nazionale Thomas Matter, ha depositato alla Cancelleria federale oltre 128.000 firme per l’iniziativa SSR «200 franchi bastano!». Questo porterà a una votazione popolare sulla riduzione del canone della SSR.

Il 31 maggio 2022, dei membri del Comitato apartitico d’iniziativa SSR «200 franchi bastano!» raccolgono sulla Waisenhausplatz di Berna le prime firme a sostegno dell’iniziatva.

I co-presidenti del comitato apartitico presentano l’iniziativa SSR «200 franchi bastano!». L’iniziativa mira a limitare il canone per la SSR dagli attuali 335 franchi a 200 franchi. Le aziende e le imprese commerciali non sono più tenute a pagare la tassa. L’iniziativa prevede che la perequazione finanziaria tra le regioni linguistiche sia mantenuta come oggi e che le emittenti radiofoniche e televisive private ricevano almeno l’attuale quota del canone.

È necessaria una discussione di fondo sulla SSR e sul servizio pubblico. Si è tutti d’accordo su questo in Svizzera. La ragione è tanto ovvia quanto semplice: il panorama dei media è cambiato radicalmente negli ultimi anni. E continuerà a essere soggetto a cambiamenti in futuro. Una cosa è certa: il comportamento dei consumatori è diverso da quello di 10 o 20 anni fa. Usiamo molti canali. Consumiamo contenuti in modo digitale e quando vogliamo. Questo è particolarmente vero per noi giovani.

La nostra iniziativa popolare «200 franchi bastano» mira a limitare a 200 franchi il canone radiotelevisivo obbligatorio a favore della SSR e delle emittenti private che oggi, con 335 franchi l’anno per economia domestica, è tra i più costosi al mondo. Inoltre, vogliamo esentare tutte le società e le imprese – indipendentemente dal loro fatturato – da qualsiasi canone SSR. Si tratta infatti di un’ingiusta doppia imposizione, perché oggi i datori di lavoro e i dipendenti devono pagare il canone della SSR sia per le loro economie domestiche private così come nelle loro aziende.

I seguenti co-presidenti del nostro comitato apartitico vi informeranno oggi sull’iniziativa della SSR «200 franchi bastano!»:

Dalla revisione della legge federale sulla radio e la televisione, abbiamo una situazione insostenibile. Dall’entrata in vigore di questa revisione – e vi ricordo che è stata accettata dal popolo solo con una maggioranza risicatissima di poco più di 3.000 voti – le imprese hanno dovuto pagare una tassa SSR dipendente dalla cifra d‘affari. Non ha importanza che possiedano un apparecchio o no, né tantomeno che possano utilizzare oppure no i servizi della SSR.

È un paradosso: in un momento in cui lo sviluppo tecnologico permette una diversità di offerta mediatica senza precedenti, la SSR si spinge in aree di mercato che non fanno parte del mandato previsto dalla sua concessione.
Indirizzo
200 franchi bastano! / Iniziativa SSR,
Casella postale 181,
8021 Zurigo
IBAN CH84 0070 0114 9042 0512 4
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