«200 franchi bastano»: ecco cosa chiede la nostra iniziativa

La nostra iniziativa popolare «200 franchi bastano» mira a limitare a 200 franchi il canone radiotelevisivo obbligatorio a favore della SSR e delle emittenti private che oggi, con 335 franchi l'anno per economia domestica, è tra i più costosi al mondo. Inoltre, vogliamo esentare tutte le società e le imprese - indipendentemente dal loro fatturato - da qualsiasi canone SSR. Si tratta infatti di un’ingiusta doppia imposizione, perché oggi i datori di lavoro e i dipendenti devono pagare il canone della SSR sia per le loro economie domestiche private così come nelle loro aziende.


Relazione di Marco Chiesa, Consigliere agli Stati / Presidente UDC Svizzera

Le attività della SSR devono di nuovo essere riportate al mandato principale del servizio pubblico di base. Solo in questo modo possiamo rafforzare la libertà imprenditoriale delle emittenti private. La nostra iniziativa popolare vuole esplicitamente, tramite una perequazione finanziaria, permettere alle minoranze linguistiche di continuare a ricevere programmi di valore pari a quello delle radio e dei canali televisivi dell’emittente svizzero-tedesca SRF. Poiché la concorrenza nella Svizzera tedesca è di gran lunga maggiore rispetto ad altre realtà regionali, come ad esempio il Ticino, sarà in particolare la SRF di lingua tedesca che potrà e dovrà essere sensibilmente ridimensionata.

La nostra iniziativa vuole che le emittenti radiofoniche e televisive private ricevano almeno l’attuale quota di canone. Le entrate totali del canone devono essere mantenute il più possibile costanti e devono essere obbligatoriamente adeguate dal parlamento, ogni cinque anni, in funzione dell’inflazione e del numero di economie domestiche (non che la SSR incassi costantemente di più a causa dell’immigrazione di massa e del relativo aumento delle economie domestiche).

Vogliamo porre fine all’attuale incostituzionalità della tassa sui media e realizzare più mercato e meno stato nel settore mediatico svizzero. L’ingiusta ridistribuzione dalle giovani generazioni alle vecchie dev’essere ridotta, perché i giovani stanno finanziando un servizio che non consumano. Vogliamo anche ridurre l’onere aggiuntivo ingiustificato per le persone che vivono da sole.

In generale, la nostra iniziativa «200 franchi bastano» limiterà il potere di una SSR che è sproporzionatamente gonfia in termini di personale, finanze e influenza politica. Solo in questo modo possiamo riuscire a ridurre a un livello ragionevole la posizione di monopolio dell’emittente radiotelevisiva nazionale sulla scena mediatica svizzera e costringerla finalmente, data la sua massiccia sovradimensione rispetto agli interessi del pubblico, a risparmiare.

Possiamo assicurare l’aumento di efficienza, urgentemente necessario, nell’organizzazione e la concentrazione sul mandato principale, solo diminuendo le risorse finanziarie della SSR. Sono lieto che un comitato apartitico si sia costituito per raggiungere questo obiettivo e sono convinto che avrà successo. Molte grazie.

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Iniziativa SSR «200 franchi bastano!»

I co-presidenti del comitato apartitico presentano l’iniziativa SSR «200 franchi bastano!». L’iniziativa mira a limitare il canone per la SSR dagli attuali 335 franchi a 200 franchi. Le aziende e le imprese commerciali non sono più tenute a pagare la tassa. L’iniziativa prevede che la perequazione finanziaria tra le regioni linguistiche sia mantenuta come oggi e che le emittenti radiofoniche e televisive private ricevano almeno l’attuale quota del canone.

Indirizzo

Iniziativa SSR
«200 franchi bastano!»
Casella postale 54
8416 Flaach

IBAN CH43 0884 5330 3343 0000 0

info@iniziativa-ssr.ch

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